Bas Agerbeek lavora nella nostra azienda come Water Management Specialist. Ha studiato scienze ambientali all'università e poi ha conseguito un master in Terra e ambiente. È in quel periodo che Bas ha fatto le sue prime esperienze su progetti internazionali. Si è infatti recato in Brasile per costruire un modello idrodinamico allo scopo di studiare un fiume nei pressi di Brasilia. Questo è stato solo l'inizio delle esperienze internazionali collezionate da Bas.
Nel 2018, Arcadis mi ha dato l'opportunità di partecipare al Young Expert Program, nato dalla collaborazione tra il Ministero degli Affari Esteri olandese, l'associazione Netherlands Water Partnership e la Food & Business Knowledge Platform.
Questo programma offre ai giovani esperti del settore idrico e agroalimentare l'opportunità di acquisire un'esperienza internazionale nei paesi in via di sviluppo. Ho trascorso 10 mesi in Myanmar insieme a Tanya Huizer [collega di Arcadis], lavorando a vari progetti legati a resilienza, acqua e ambiente. Poco dopo il mio ritorno nei Paesi Bassi ho conosciuto Bert Smolders [collega di Arcadis] (Program Manager - Shelter). Mi ha parlato di Beira, in Mozambico, e del ciclone che recentemente si è abbattuto su quel paese. Bert mi ha chiesto se fossi disposto a diventare il primo esperto dello Shelter Program laggiù, con il compito di studiare meglio la situazione e coordinare le competenze necessarie per sostenere l'intera missione.
Il ciclone tropicale Idai
Il 15 marzo 2019, una delle peggiori tempeste tropicali mai registrate si è abbattuta sulla costa orientale del Mozambico, nei pressi della città di Beira. Il ciclone tropicale Idai ha imperversato per cinque giorni su Madagascar, Malawi, Mozambico e Zimbabwe, portando venti forti, precipitazioni estreme e inondazioni e lasciandosi alle spalle più di 1.200 morti e centinaia di migliaia di persone bisognose di soccorsi immediati. Nelle settimane e nei mesi successivi alla tempesta, migliaia di persone hanno contratto il colera a causa dell'acqua contaminata dalle acque nere. I danni causati dal ciclone tropicale Idai ammontano a più di 2 miliardi di dollari.
Sono arrivato in Mozambico circa tre settimane dopo il ciclone. Guidando per la città di Beira, ho visto che quasi tutti gli edifici erano scoperchiati o avevano il tetto danneggiato. Moltissime case, soprattutto negli insediamenti più poveri, erano state costruite con materiali scadenti e molte erano state letteralmente distrutte. Nelle zone più rurali a nord e al di là del fiume Pungwe, c'erano villaggi completamente rasi al suolo dalle inondazioni. Molte persone vivevano in strada perché avevano perso la casa e il lavoro.
Rifiuti solidi lasciati sulla scia della tempesta tropicale Idai
Una task force per ricostruire Beira
Poco tempo dopo il ciclone, UN-Habitat ha contattato lo Shelter Program di Arcadis per discutere di come supportare al meglio la ricostruzione di Beira. Fin dal 2010, gli esperti di Arcadis hanno fornito assistenza pro bono a UN-Habitat attraverso lo Shelter Program in oltre 100 progetti di sviluppo e recupero, con il sostegno finanziario della fondazione Lovinklaan. Insieme al governo olandese e all'UNDP, si è deciso di entrare nella task force per la ricostruzione di Beira, con l'obiettivo di sviluppare una valutazione dei bisogni post-disastro, per creare una Beira più sostenibile, sicura e a prova di futuro. Un team di sei esperti Arcadis provenienti da Brasile, Belgio e Paesi Bassi si è recato a Beira per offrire assistenza.
Parte del team Shelter (Bert Smolders, Martijn Onderwater, Pascal Weidema, Gustavo Tanaka e Bas Agerbeek) e rappresentanti di UN-Habitat
Il nostro cliente era il sindaco di Beira, Daviz Simango. Quello che si aspettava da noi era una valutazione dell'entità dei danni a infrastrutture, abitazioni, protezione costiera e sistemi fognari e di drenaggio. Aveva anche bisogno di un piano per rendere la città più resiliente. Quanto denaro occorrerebbe per costruire case migliori o migliorare la protezione delle coste, in modo da ridurre sensibilmente l'impatto delle tempeste in futuro? Il sindaco ha quindi potuto utilizzare il nostro rapporto per spiegare alla comunità internazionale cosa serviva per sanare la situazione.
Daviz Simango, sindaco della città di Beira, presenta il piano di ripresa e resilienza comunale
Nel giugno 2019, il sindaco Simango ha presentato il piano alla Conferenza dei donatori per la ricostruzione di Beira, che ha riunito donatori internazionali come la Banca Mondiale, l'Unione Europea e le Nazioni Unite. I partecipanti alla conferenza si sono impegnati a stanziare un totale di 1,2 miliardi di dollari per la ricostruzione in Mozambico. Di questa somma, 200 milioni di dollari sono stati riservati per i progetti identificati dagli esperti di Arcadis.
Il sindaco Simango parla alla International Pledging Conference
La speranza nasce dalla sofferenza
Quando Bas si recò per la prima volta a Beira, credeva che sarebbe rimasto per due settimane. Ma l'enorme mole di lavoro necessaria anche solo per iniziare a pianificare la ricostruzione ha prolungato la sua permanenza per quasi due mesi. Nonostante l'enormità delle sfide che i residenti devono affrontare, Bas racconta che, nel complesso, la gente di Beira è positiva e si aspetta un futuro migliore.
Quasi tutte le persone che ho incontrato hanno subito danni alle loro case. Il ciclone ha danneggiato circa il 70% degli edifici di Beira. Quindi, quasi tutti erano impegnati a riparare le loro case o quelle dei loro vicini. Anche molte attività economiche sono andate distrutte, e di conseguenza molta gente ha perso il lavoro e i mezzi di sussistenza. C'erano anche molti senzatetto. Ma nonostante queste circostanze difficili, le persone si sono dimostrate accoglienti e amichevoli e molto ben disposte a collaborare con le organizzazioni internazionali per sviluppare soluzioni. È stato anche molto interessante vedere la collaborazione che si è instaurata fra tutte le organizzazioni, nazionali e internazionali, per fare la differenza. Sono molto grato di avere avuto l'opportunità, insieme ai miei colleghi, di dare il mio contributo in questa emergenza. La tempesta tropicale Idai è stata una terribile catastrofe, ma ha riunito persone provenienti da tutto il mondo per migliorare la qualità della vita degli abitanti del Mozambico.