La sfida
Quando l'École Centrale ha lasciato Châtenay, i 20 ettari di terreno sono diventati una nuova opportunità per la città. Ma in che modo il progetto di eco-quartiere può essere integrato in uno spazio così particolare?
Quando l'École Centrale ha lasciato Châtenay, i 20 ettari di terreno sono diventati una nuova opportunità per la città. Ma in che modo il progetto di eco-quartiere può essere integrato in uno spazio così particolare?
Arcadis ha usato il City Information Modeling (CIM) per garantire coerenza tra il progetto di eco-quartiere e la diversità dell'ambiente esistente, dall'inizio al completamento dei lavori.
Rispettoso del pianeta e in armonia con l'ambiente circostante, il nuovo quartiere offrirà un ambiente di vita piacevole e ricco di servizi ai futuri abitanti ma anche ai residenti dei quartieri vicini.
Quando la celebre scuola di ingegneria annunciò il proprio trasferimento altrove, il comune di Châtenay-Malabry scorse l'opportunità di creare un eco-quartiere aperto alla cittadinanza. L'area, situata in una posizione ottimale al limitare del parco Sceaux, necessitava di sviluppo.
Consapevole di dover assicurare coerenza, il SEMOP (un apposito partenariato pubblico-privato di parziale proprietà del comune) ha scelto Arcadis per coordinare i vari stakeholder del progetto usando i processi innovativi del CIM (City Information Management), che consentono di creare dei modelli digitali del progetto e di condividerli con i partner.
L'École Centrale lascia spazio a un nuovo quartiere di 20 ettari con abitazioni, servizi e spazio per passeggiare.
Vivi vicino a scuole elementari e superiori, a un asilo nido e a una palestra. Passeggia e goditi otto ettari di verde pubblico. Fai la spesa e visita una fattoria urbana dietro casa. Vivi al limitare del parco Sceaux. Questa sarà la prospettiva di vita offerta ai futuri residenti dell'eco-quartiere LaVallée di Châtenay-Malabry, intitolato al fondatore dell'École Centrale Alphonse LaVallée.