La sfida
Nel passaggio di Bicocca da quartiere industriale a universitario, in via Chiese era rimasto un edificio obsoleto, che necessitava di un forte intervento di rigenerazione.
Nel passaggio di Bicocca da quartiere industriale a universitario, in via Chiese era rimasto un edificio obsoleto, che necessitava di un forte intervento di rigenerazione.
Non potendo attuare una demolizione totale, i lavori hanno lasciato intatto lo scheletro dell’immobile e si sono concentrati su interventi locali e calibrati.
Oggi il quartiere Bicocca ospita un edificio avanzatissimo, la cui progettazione segue l’evoluzione, piuttosto che la demolizione, in linea con il tessuto urbano circostante.
Un’opportunità per il futuro del quartiere Bicocca
C’è un quartiere di Milano che rappresenta più degli altri un collegamento tra il passato e il futuro della città. Lo sviluppo di Bicocca inizia ai primi del Novecento con la costruzione di una serie di stabilimenti che per molti decenni ne hanno fatto il simbolo dell'industrializzazione lombarda, ma che a partire dalla fine degli anni ‘70 hanno subito una progressiva dismissione. Da quel momento si è aperto un lungo dibattito sul recupero dell’area, che ha portato la Bicocca ad accogliere edifici di grande interesse urbanistico e a essere uno dei quartieri che meglio rappresenta l’evoluzione di Milano.
È proprio questa la sede di uno dei nostri progetti di cui siamo più orgogliosi: in via Chiese era infatti presente un edificio obsoleto e di scarsa qualità architettonica, che ha richiesto pertanto un importante intervento di riqualifica. Il progetto si è rivelato da subito una grande opportunità per dare un’ulteriore spinta al processo di “rigenerazione urbana” che fa del quartiere Bicocca uno dei poli più dinamici della città.
“Riconversione” non significa “distruzione”
Il nostro obiettivo era una riqualificazione importante, certo, ma che non contemplasse la demolizione completa dell’edificio. Era fondamentale procedere in continuità con lo sviluppo del tessuto urbano circostante, e per farlo non potevamo che recuperare la struttura già esistente, riconvertendola in un edificio più avanzato.
Ma in che modo potevamo rivoluzionare in modo così integrale un edificio senza ricominciare dalle fondamenta? Abbiamo deciso di operare attraverso uno smontaggio sullo scheletro, mantenendo integre le strutture, dopodiché abbiamo effettuato una serie di interventi localizzati. Questo ci ha permesso di evitare verifiche strutturali globali, e soprattutto una riprogettazione completa.
In questo modo, in qualità di ristrutturazione edilizia, il nostro intervento non ha richiesto alcun tipo di permesso di ricostruzione.
Innovazione e storia. Una sintesi possibile.
Intervenire in una zona storicamente così nevralgica per Milano è stata per noi una sfida ambiziosa, che ha interessato un’area di 15.000 mq.
Oggi il quartiere dispone di un nuovo edificio che rappresenta uno standard eccellente di edilizia sostenibile. Un immobile di ultima generazione e dallo stile contemporaneo che è stato capace di adeguarsi ai cambiamenti inevitabili dettati dall’evoluzione, senza tuttavia rinunciare alle fondamenta della propria storia.
Esattamente come il quartiere Bicocca.